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I nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) tradiscono le aspettative


Lo scorso 7 Luglio la Conferenza Stato Regioni ha approvato i nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) proposti dal Ministero della Sanità, rinnovati dopo 15 anni senza considerare le specificità della sindrome autistica.

GAUDIO rileva come tali LEA tradiscano le aspettative delle famiglie con autismo perché ignorano sia la legge sull’autismo n.134 del 2015 sia la legge n.112 del 2016 sul Dopo di Noi. In più, includono l’autismo nel capitolo delle psicosi: questo è un grave errore che contrasta con la letteratura scientifica degli ultimi 30 anni e determina il dramma dell’uscita dalla diagnosi di autismo al 18mo anno di età. Nell’elenco delle prestazioni del pacchetto “psicosi in genere” non vi è traccia dell’intervento cognitivo-comportamentale, aspetto specifico e fortemente qualificante per l’autismo, raccomandato dalla Linea Guida sull’autismo dell’Istituto Superiore di Sanità, né degli interventi specifici previsti dalle Linee di indirizzo della Conferenza Unificata Stato Regioni ed Enti Locali.

Sono proprio tali interventi che possono fare la differenza e dare la possibilità alle persone con autismo di avere una migliore qualità di vita, apprendere nuove autonomie per l’inclusione sociale, prevenire il rischio di un futuro invalidante con oneri per la collettività.

Gaudio ritiene quindi che sia indispensabile apportare opportune correzioni/integrazioni all’attuale testo sui Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e di conseguenza agirà in tutte le sedi collaborando con le altre associazioni per ottenere questo obiettivo.

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